PROGRAMMI ALIMENTARI IN CONDIZIONI FISIOPATOLOGICHE
La dieta definita come “stile di vita” deve essere formulata in base alle condizioni fisiologiche o patologiche accertate. In condizioni fisiologiche, ovvero in condizioni di crescita, gravidanza, allattamento, sport, menopausa, sovrappeso, sottopeso e in senilità, è fondamentale individuare, attraverso un’anamnesi accurata e una valutazione della composizione corporea, il fabbisogno nutrizionale di ogni singolo individuo.
In condizioni patologiche accertate quali: Sindrome Metabolica, Obesità, Diabete, Insulino Resistenza, Disturbi sulla fertilità, PCOS (Sindrome ovaio policistico), Diabete Gestazionale, Allergie Alimentari (Allergia al Nichel, Celiachia, Intolleranza al Lattosio, Allergia all’istamina), Patologie dell’apparato gastro intestinale (ulcere, gastrite, diverticolite, le malattie infiammatorie croniche intestinali (IBD), come la malattia di Crohn (CD) e la rettocolite ulcerosa (UC Rettocolite Ulcerosa, Malattia di Crohn; IBS-Sindrome dell’Intestino irritabile, SIBO-Sindrome da iperproliferazione batterica), sindrome del gocciolamento intestinale NPC, diverticolite.
Patologie autoimmuni di origine infiammatoria (Artrite reumatoide, Tiroidite Hashimoto, DCA-disturbi del comportamento alimentare), è di fondamentale importanza seguire il paziente in base alla diagnosi formulata dal medico per migliorare il suo stato di salute e se necessario collaborare in sinergia con il medico per formulare un programma alimentare specifico.
Quindi un programma alimentare specifico studiato in base alla patologia, volto al miglioramento della sintomatologia va oltre il concetto di chilo-caloria, ecco perché è bene valutare ogni singolo individuo e la complessità del caso. Oggi vi sono diversi software in grado di elaborare diete ipocaloriche che tengono conto solo parzialmente delle patologie spesso tralasciando l’effetto negativo di alcuni nutrienti in determinate condizioni patologiche. Ci sono alimenti gozzigeni che possono alterare le funzionalità tiroidee quindi sconsigliati,alimenti che contengono allergeni e possono scatenare reazioni allergiche, micronutrienti ad azione antiossidante che possono rallentare i processi di invecchiamento, ci sono alimenti ad azione prebiotica che possono migliorare l’equilibrio del microbiota intestinale, nutrienti che possono migliorare la performance sportiva, che possono migliorare le funzioni gastriche o mettere a riposo la barriera enterica ed i villi intestinali. Ci sono alimenti che possono ridurre i processi infiammatori e migliorare le condizioni di fertilità per cui considerati positivi per la salute e sopperire ad eventuali carenze nutrizionali.
Ecco perché bisogna somministrare gli alimenti come se fossero dei farmaci valutandone le proprietà intrinseche benefiche e salutari di modo da costruire un programma ad hoc per ogni paziente. Somministrare quindi gli alimenti sfruttandone le loro proprietà farmacologiche per:
- Migliorare la salute del Microbiota intestinale
- Migliorare i parametri emato-chimici
- Migliorare la salute dei tessuti
- Ritardare i processi di invecchiamento cellulare
- Favorire il calo di peso ed il mantenimento del peso
- Favorire l’aumento di massa muscolare
- Mantenere intatta o migliorare la struttura trabecolare del tessuto scheletrico
- Migliorare epidermide e cuoio capelluto
- Migliorare le funzioni gastro-intestinali
- Migliorare gli stati infiammatori
- Prevenire l’insorgenza di patologie
- Tenere sotto controllo la fame emotiva e gli sbalzi d’umore
Un programma personalizzato per il raggiungimento del benessere psico-fisico e dello stato di salute.
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